A Catanzaro il convegno “Le Talassemie in Calabria”: esperti a confronto

La dottoressa Maria Concetta Galati, che guida il Dipartimento Oncoematologico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Renato Dulbecco” e la SOC di Ematoncologia Pediatrica che include il Centro regio...

A cura di Redazione
05 maggio 2025 08:16
A Catanzaro il convegno “Le Talassemie in Calabria”: esperti a confronto -
Condividi

La dottoressa Maria Concetta Galati, che guida il Dipartimento Oncoematologico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Renato Dulbecco” e la SOC di Ematoncologia Pediatrica che include il Centro regionale per la diagnosi e cura della talassemia, emoglobinopatie e diagnosi prenatale” ha sottolineato come oggi la malattia sia compatibile con una lunga sopravvivenza: «Un tempo non si superavano i vent’anni. Ora abbiamo pazienti adulti, ciascuno con un profilo clinico unico. La Calabria è pronta a questa nuova fase, nonostante la grande varietà genetica delle talassemie nel nostro territorio e le molteplici complicanze che devono essere affrontate da una rete di specialisti che sappia leggere ogni caso nella sua complessità  In Calabria la patologia è stata sempre seguita con attenzione. A Catanzaro viene effettuata regolarmente la diagnosi prenatale, ma oggi questa scelta non è più prioritaria: la sopravvivenza dei pazienti è paragonabile a quella della popolazione generale. Siamo pronti a questa nuova fase, anche grazie alla vicinanza del Commissario Straordinario dell’AOU Dulbecco, dottoressa Simona Carbone che continua a dimostrare conoscenza e lungimiranza nelle dinamiche assistenziali dei pazienti cronici».

Tra gli interventi più apprezzati, quelli del dottor Giuseppe Raiola: «Lo studio delle complicanze endocrine nella talassemia ha rappresentato per noi una passione e una missione. Eravamo un piccolo gruppo di endocrinologi pediatri attratti da questa sfida. Ricordo con orgoglio il lavoro sul deficit dell’ormone della crescita, i protocolli diagnostico-terapeutici ancora oggi attuali, le ricerche sulla displasia scheletrica e sulla patogenesi multifattoriale.»

«Oggi, in questa sala, convivono passato, presente e futuro della talassemia. Ci sono figure gigantesche come la professoressa Cappellini e il professor Maggio, e ci sono giovani che sapranno portare avanti il nostro lavoro – conclude Raiola –. A voi, che avete davanti la responsabilità del futuro, dico: siate curiosi, appassionati, determinati. Potrete ripercorrere i nostri passi, ma con una forza nuova. Io vivo la bellezza di una stagione della vita in cui tutto resta aperto, niente è concluso.»

La segreteria organizzativa dell’evento è stata a cura dell’Agenzia Present&Future.

Segui CatanzaroOk