A Catanzaro nasce l’Assemblea Permanente contro il genocidio: mobilitazione per la Palestina e appello al boicottaggio di Israele
Il coordinamento cittadino si unisce alla rete nazionale contro la guerra e annuncia una manifestazione il 14 ottobre in Piazza Prefettura, durante Italia–Israele

Nasce anche a Catanzaro un nuovo spazio di attivismo civile legato al movimento nazionale contro la guerra in Palestina. Il 9 ottobre è stata costituita nel capoluogo calabrese l’Assemblea Permanente contro il genocidio, un coordinamento che intende “unire le voci e le forze per fermare il massacro in corso a Gaza e contrastare la complicità del governo italiano nelle politiche di guerra e di riarmo”.
Il gruppo cittadino ha già annunciato il primo appuntamento pubblico: martedì 14 ottobre alle ore 19 in Piazza Prefettura, in concomitanza con la partita di qualificazione ai Mondiali 2026 Italia–Israele. Un momento simbolico scelto per “denunciare la normalizzazione della guerra e l’uso dello sport come strumento di propaganda”, si legge nella nota diffusa dagli organizzatori.
Secondo l’Assemblea, “mentre a Gaza le vittime superano le 150.000, di cui oltre 20.000 bambini, e gran parte della popolazione è stata costretta a lasciare le proprie case, l’Italia continua a ospitare eventi sportivi con la partecipazione della rappresentanza israeliana”. Un atto che, secondo il movimento, “legittima la politica di occupazione e le violazioni del diritto internazionale”.
Tra le denunce più forti figura anche quella contro la Federazione calcistica israeliana (IFA), che “include nei suoi campionati squadre appartenenti a colonie illegali nei territori occupati palestinesi”, contravvenendo – sostengono gli attivisti – alle regole FIFA.
L’Assemblea di Catanzaro si unisce dunque alle richieste espresse in diverse città italiane:
– esclusione di Israele da tutte le competizioni sportive internazionali;
– annullamento della partita Italia–Israele;
– stop a ogni collaborazione economica, militare e politica con il governo di Tel Aviv.
“Ci opponiamo – affermano i promotori – alla presenza in Italia della rappresentanza sportiva di uno Stato coloniale e genocida, alla normalizzazione della guerra attraverso lo sport e alla complicità silenziosa delle istituzioni”.
L’Assemblea Permanente contro il genocidio di Catanzaro annuncia infine l’avvio di una “mobilitazione continua dal basso”, con l’obiettivo di unire la protesta contro la guerra in Palestina alla lotta contro il riarmo, la precarietà e i tagli ai servizi pubblici in Italia.