ANGSA Calabria: «L’autismo è una sfida sociale. Servono dati certi, servizi adeguati»
A pochi giorni dalle elezioni l'associazione intende sottoporre all’attenzione di tutti i candidati un appello urgente: garantire i diritti delle persone con autismo

Calabria - A pochi giorni dalle elezioni regionali, ANGSA Calabria intende sottoporre all’attenzione di tutti i candidati alla Presidenza della Regione un appello chiaro e urgente: garantire il riconoscimento effettivo dei diritti delle persone con autismo, dando piena attuazione a quanto previsto dalle leggi nazionali e regionali. “L’autismo non può più restare fuori dall’agenda politica. È tempo che le istituzioni regionali si assumano la responsabilità di una programmazione concreta, stabile, e fondata su dati certi. Chiediamo ai candidati un impegno pubblico a favore delle persone con autismo e delle loro famiglie. Non si tratta di promesse, ma di diritti già sanciti da leggi che oggi devono diventare realtà”.
L’Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo (ANGSA) nasce in Italia 40 anni fa grazie all’iniziativa di un gruppo di genitori uniti dal desiderio di garantire un futuro più dignitoso ai propri figli. Oggi ANGSA è una realtà diffusa su tutto il territorio nazionale con circa 80 sezioni locali attive, tra cui il Coordinamento ANGSA Calabria, che da anni lavora per tutelare i diritti delle persone nello spettro autistico e delle loro famiglie.
L’obiettivo del Coordinamento è chiaro: promuovere prassi corrette e scientificamente validate, sensibilizzare le istituzioni e garantire l’accesso equo ai servizi, sempre con spirito di collaborazione e attenzione al bene comune. “L’Autismo è una condizione che dura tutta la vita, non si può più pensare di intervenire solo nell’infanzia o in modo frammentario – sottolinea ANGSA Calabria – È necessario un sistema integrato, continuativo e pubblico, capace di rispondere ai bisogni delle persone con autismo in ogni fase della loro esistenza”.
Secondo le più recenti stime internazionali, un bambino ogni 68 nati riceve una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. In Calabria, su una popolazione di circa due milioni di abitanti, si calcola che possano esserci oltre 30.000 persone coinvolte, tra bambini, adolescenti e adulti, insieme alle rispettive famiglie. Numeri importanti, che impongono una riflessione seria. “Sono numeri che non possono più essere ignorati. È inaccettabile che una tale emergenza sociale sia ancora priva di una risposta strutturata, sistemica e scientificamente fondata da parte del Servizio Pubblico”.
Le famiglie calabresi che convivono con l’autismo denunciano una situazione di grave carenza di servizi e assenza di una presa in carico globale. L’assenza di una regia unitaria e di strumenti efficienti rende ancora più difficile il percorso delle persone autistiche, compromettendo il diritto a una vita autonoma e pienamente inclusa nella società.
ANGSA Calabria evidenzia che, senza dati reali e aggiornati, la programmazione dei servizi rischia di essere inefficace. I finanziamenti occasionali e i progetti a termine non bastano: servono azioni durature, integrate e basate su una reale conoscenza del fabbisogno.
In Calabria, dove i 404 Comuni presentano situazioni socio-sanitarie molto diverse, è urgente creare una rete territoriale che integri interventi sanitari, socio-sanitari e sociali, attraverso i distretti. Solo così si potrà garantire una presa in carico efficace e sostenibile, anche in un contesto sanitario già fortemente compromesso. ANGSA Calabria chiede con forza l’istituzione immediata di un Tavolo Tecnico Regionale Permanente sull’Autismo, per coordinare le politiche, i servizi e garantire l’attuazione concreta del Progetto di Vita Individualizzato, previsto dalle normative, che deve accompagnare ogni persona disabile per tutta la sua esistenza e in ogni contesto di vita.