Capellupo: “Catanzaro e Cosenza, il mondo al rovescio”
Il commento pungente: “La consegna della maglia dell’Us Catanzaro al governatore cosentino è stato il segnale della completa sottomissione”

Accade anche questo in politica, che il mondo vada al rovescio. È la riflessione amara di Vincenzo Capellupo, che commenta i risultati elettorali e i rapporti di forza tra Catanzaro e Cosenza.
Negli ultimi mesi, infatti, una valanga di critiche aveva travolto a Catanzaro il presidente Roberto Occhiuto, accusato – sottolinea Capellupo – di aver “depredato la città”, spostando ruoli e risorse a favore della sua Cosenza. A partire dalla facoltà di medicina, passata a Cosenza, fino alle unità di cardiochirurgia sottratte al Sant’Anna. Senza dimenticare i fondi per il nuovo ospedale di Catanzaro, che sarebbero poi finiti a Sibari.
“La razionalità avrebbe voluto un plebiscito per Occhiuto nella sua città e un segnale di protesta nel Capoluogo”, osserva Capellupo. Invece, è successo l’opposto. A Cosenza, il governatore ha incassato la più dura delle sconfitte, distaccato di quindici punti da Tridico. A Catanzaro, al contrario, Occhiuto ha stravinto, dilagando con le sue liste.
Per Capellupo si tratta di una “resa definitiva” del Capoluogo: “La consegna della maglia dell’Us Catanzaro al governatore cosentino è stato il segnale della completa sottomissione”.
Un quadro che definisce “più da psicanalisti che da esperti di politica”. E che si conclude con un auspicio amaro: “Ci auguriamo solo che il sovrano sia clemente con i suoi fedelissimi vassalli e non infierisca nei prossimi cinque anni. Noi ci saremo sempre per difendere questa nostra bellissima e qualche volta strana città”.