Catanzaro - Al Festival d’Autunno la danza contemporanea di “To My Skin”
Un atto fisico e poetico che obbliga lo spettatore a confrontarsi con il cambiamento climatico e le grandi estinzioni di massa

Catanzaro - Il corpo si fa voce per narrare una delle sfide più importanti del nostro tempo: il cambiamento climatico. Con un’opera di danza contemporanea di straordinaria urgenza e bellezza si aprirà un momento cruciale del Festival d’Autunno. “To My Skin” della Cornelia Dance Company andrà in scena in anteprima venerdì 10 ottobre, alle ore 21, al Teatro Politeama di Catanzaro. L’appuntamento rappresenta perfettamente il tema di questa edizione, “CambiaMenti. Linguaggi senza tempo”, voluto dal direttore artistico Antonietta Santacroce, e si annuncia come un evento di rottura: un atto fisico e poetico che obbliga lo spettatore a confrontarsi con il tema più scottante della nostra era, ovvero il cambiamento climatico e le grandi estinzioni di massa.
«La danza – ha dichiarato Antonietta Santacroce - ha un ruolo molto importante in questa edizione del Festival d’Autunno. To My Skin è una Prima Nazionale che supera i confini del balletto, diventando un atto di denuncia e di riflessione su una delle tematiche più importanti del nostro tempo. Per le ripercussioni che il cambiamento climatico avrà sul nostro futuro si impone uno sforzo collettivo: ognuno di noi nel suo piccolo deve essere portatore di cambiamento e l’arte è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale. Proprio con questa finalità il Festival promuove uno spettacolo in grado di sensibilizzare e risvegliare le coscienze con uno spettacolo destinato a tutti, non solo ai cultori della danza».
“To My Skin” non è semplice danza, è un dittico viscerale e necessario che utilizza il corpo umano come strumento di allarme, di resistenza e di riflessione. La Cornelia Dance Company traduce in movimento gli effetti estremi del calore e del gelo, evocando le catastrofi storiche e attuali. La pelle – il nostro confine più fragile con il mondo esterno – diventa così la superficie su cui si disegnano, in modo inequivocabile, le ferite del pianeta. Con l’obiettivo dichiarato di scuotere gli animi e aprire uno spazio profondo di coscienza collettiva, il lavoro è un’esplorazione complessa affidata a due coreografi di fama internazionale: Mauro de Candia e Antonio Ruz.
Le due anime di “To My Skin”
Con la coreografia di ‘Before/After’, Mauro de Candia affronta la paralisi e l'implosione silenziosa del gelo. I corpi danzanti, che in superficie possono apparire statici o congelati, rivelano in realtà trasformazioni interne e incontrollabili. La coreografia descrive un movimento che fende lo spazio "come se la pelle stessa implodesse sotto il peso del gelo", esplorando la disperata resistenza del corpo a una forza che lo sta cristallizzando. De Candia rompe i confini fragili tra uomo e natura, mostrando come essi si incrinino e si dissolvano sotto il morso del freddo estremo, in una visione di fragilità e di resa.
In un contrasto violento ma complementare, ‘Ardor’ è l’espressione della distruzione generata dal calore incandescente. Qui, il corpo cede, si ammorbidisce e si fa magma sotto il morso dell'eccesso. Questa danza non parla di frammentazione, ma di scioglimento come metamorfosi. Antonio Ruz racconta la tensione primordiale tra l'abbandono alla distruzione e la forza vitale della resistenza, dimostrando che anche nel collasso risiede una forma di difesa indomita. ‘Ardor’ è la risposta viscerale di un corpo-mondo che, pur liquefacendosi, continua ostinatamente a generare nuove forme di vita e di speranza.
Un atto di coscienza e innovazione
“To My Skin” è più di un dittico di danza; è una meditazione profonda sull’urgenza globale, condotta attraverso atti fisici e poetici di impareggiabile intensità. La Cornelia Dance Company ci costringe a esaminare il nostro rapporto con l’ambiente, trasformando il palcoscenico in una lente d’ingrandimento sui destini interconnessi dell’umanità e del pianeta. Un appuntamento imperdibile che conferma l’impegno del Festival d'Autunno a proporre linguaggi contemporanei che non solo emozionano, ma interrogano profondamente la coscienza collettiva.
È possibile acquistare i biglietti per “To My Skin” presso la segreteria, sita in Via Jannoni a Catanzaro (di fronte al Teatro Politeama), sul sito www.festivaldautunno.com, su TicketOne e direttamente alla biglietteria dello spettacolo. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 351.7976071 o scrivere alla mail [email protected]