Catanzaro, Sergi denuncia: “Fondi europei del Sud dirottati in armi, politica assente e complice”
Il consigliere comunale attacca: “Miliardi persi per scuole, ospedali e lavoro. Al Sud resteranno solo briciole e nuove minacce”

Catanzaro – “Una parte dei fondi europei per il Sud finirà in armi e opere funzionali alla difesa, nel silenzio della politica che dovrebbe difenderci”. Con parole dure il consigliere comunale Danilo Sergi lancia un nuovo atto d’accusa contro le scelte del governo e dell’Unione Europea, puntando il dito contro quella che definisce una “complicità diffusa” delle istituzioni meridionali.
“Fitto sottoscrive, il governo nazionale tace, quello regionale pure. Tutti insieme, appassionatamente, con buona pace dei bilanci comunali ridotti all’osso, delle scuole e degli ospedali che avrebbero bisogno di manutenzione, del lavoro inesistente e dei paesi che si spopolano”, dichiara Sergi, parlando di una “morte lenta pianificata per il Sud”.
Il consigliere denuncia anche l’assenza di una voce forte a Bruxelles: “Il divario con le aree più forti è solo propaganda da comizio. Quando si tratta di decisioni concrete, i demagoghi si sciolgono come neve al sole e gli uccelli di rapina fanno razzia delle risorse destinate ai nostri territori”.
Secondo Sergi, il Sud e la Calabria perderanno miliardi di euro, ricevendo “solo le briciole”. E aggiunge un monito inquietante: “Realizzare opere pubbliche strategiche per la difesa le renderà inevitabilmente bersagli. Forse è così che i nemici del Sud e i loro complici locali hanno deciso di risolvere il divario con il Nord: eliminando in radice la parte debole del problema”.