Catanzaro. Servizio di assistenza agli alunni disabili ancora fermo: Lobello parla di “vergogna nazionale”
La consigliera comunale Lobello denuncia i ritardi dell’amministrazione Fiorita e chiede fatti concreti per le famiglie e gli studenti

Catanzaro – La mancata attivazione del servizio di assistenza specialistica per gli alunni disabili nelle scuole cittadine continua a sollevare polemiche. A intervenire è la consigliera comunale di Forza Italia, Alessandra Lobello, che definisce la situazione “una vergogna nazionale” e denuncia i ritardi dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Fiorita.
Secondo Lobello, l’amministrazione avrebbe accumulato una serie di errori e ritardi clamorosi in diversi settori, compreso quello scolastico. “Annunci roboanti e cambiamenti epocali strombazzati sulla stampa e sui social – afferma – e poi arriva la nuda e cruda realtà. Questo Comune passerà alla storia per le promesse mancate e tradite”.
Il servizio, che avrebbe dovuto partire da tempo, è stato oggetto di una gara pubblica del valore di circa 1,5 milioni di euro, resa possibile anche grazie all’incremento della dotazione finanziaria annunciato dall’assessore alle politiche sociali, Belcaro, a inizio agosto. “Grazie a tale aumento – spiega Lobello – sarebbe stato possibile garantire autonomia, comunicazione e inclusione agli alunni con disabilità. Peccato che le risorse, ingenti e provenienti anche da fondi ministeriali e regionali, siano state finora vanificate”.
L’anno scolastico è ormai iniziato e, nonostante le rassicurazioni dell’assessore Belcaro secondo cui il servizio sarebbe stato operativo entro il primo ottobre, nulla è stato fatto. Lobello solleva dubbi sulla gestione della gara e sulla presentazione prematura di risultati non ancora realizzati. “È possibile – si chiede – che le stesse parole di Belcaro, che definiva la gara frutto di una volontà politica a sostegno delle famiglie e dei bisogni speciali degli studenti, siano state così miseramente smentite dai fatti?”
La consigliera ricorda inoltre come il caso abbia avuto risonanza sulla stampa nazionale e sottolinea la responsabilità giuridica del Comune: “La giurisprudenza, dalla Cassazione alla Corte Costituzionale, è chiara: l’assistenza è un obbligo giuridico e non una scelta discrezionale. Il Comune ha il dovere di garantirla”.
Lobello chiude il suo intervento con un appello diretto all’amministrazione: “Meno salotti e più fatti”, auspicando interventi concreti e immediati a tutela degli studenti più fragili e delle loro famiglie.