Catanzaro - Un Altare per la comunità: la Parrocchia del Carmine celebra la dedicazione con l’Arcivescovo Maniago

Un rito solenne nel cuore di Catanzaro segna una nuova tappa di fede: benedetti il nuovo Altare e l’Ambone nella chiesa della Madonna del Carmine

A cura di Redazione
08 novembre 2025 21:00
Catanzaro - Un Altare per la comunità: la Parrocchia del Carmine celebra la dedicazione con l’Arcivescovo Maniago -
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Catanzaro - La comunità parrocchiale della Madonna del Carmine, nel cuore di Catanzaro, ha vissuto un momento di intensa spiritualità e di profonda comunione con la dedicazione del nuovo Altare e la benedizione del nuovo Ambone. A presiedere il rito solenne è stato l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor Claudio Maniago, alla presenza di un’assemblea numerosa e partecipe.

La celebrazione è stata il culmine di un triduo di preghiera guidato dal parroco, don Marcello Froio, che ha preparato spiritualmente la comunità a questo importante appuntamento. Un momento di grazia che ha riunito fedeli, religiosi e rappresentanti delle diverse realtà ecclesiali cittadine.

Durante l’omelia, Mons. Maniago ha ricordato con parole vibranti che “oggi non siamo qui ad abbellire una Chiesa: questa Chiesa è già bella per la sua storia e la sua fede. Siamo qui per donarle il suo punto di riferimento, ciò che la rende davvero Chiesa: l’Altare”.

L’Arcivescovo ha spiegato come l’Altare non sia un semplice arredo sacro, ma il cuore della vita liturgica, il segno concreto di Cristo in mezzo al suo popolo. “Da esso – ha detto – la Chiesa trae tutta la sua forza, come ci ricorda il Concilio Vaticano II”.

Nel corso del rito, sono state collocate le reliquie di Santa Teresa di Gesù Bambino, Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce, figure centrali della spiritualità carmelitana. “Le reliquie dei santi – ha sottolineato Mons. Maniago – ci ricordano che chi si nutre dell’Eucaristia diventa testimone. I santi sono coloro che hanno lasciato che la forza dell’amore di Cristo li plasmasse fino a farne punti di riferimento per gli altri”.

L’Arcivescovo ha poi invitato i fedeli a riscoprire, proprio davanti all’Altare, il valore della fraternità e della riconciliazione: “Se ti avvicini all’Altare e ricordi che qualcuno ha qualcosa contro di te, fermati, riconciliati e poi torna a offrire il tuo dono. L’Altare è anche questo: un richiamo forte alla comunione”.

Al termine, Mons. Maniago ha espresso gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione delle nuove opere liturgiche: benefattori, artisti e volontari. “Abbellire la casa del Signore è sempre motivo di gioia, perché è la casa del popolo di Dio. Ma oggi – ha aggiunto – non abbiamo solo abbellito: abbiamo consacrato un segno vivo della presenza del Signore in mezzo a noi”.

La celebrazione si è conclusa con la preghiera comunitaria e la benedizione finale, seguita da un momento di silenzio e venerazione del nuovo Altare, simbolo di Cristo e cuore pulsante della vita parrocchiale.