Congresso sulla Denatalità in Calabria: la SIRU accende i riflettori sul futuro demografico della regione

L'iniziativa si svolgerà il 5 dicembre presso l’Aula di Sociologia dell’Università di Catanzaro

A cura di Redazione
26 novembre 2025 09:00
Congresso sulla Denatalità in Calabria: la SIRU accende i riflettori sul futuro demografico della regione - Università Magna Grecia di Catanzaro
Università Magna Grecia di Catanzaro
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Catanzaro - La Calabria si prepara ad affrontare una delle sfide più urgenti e delicate del nostro tempo: il calo demografico. La SIRU – Società Italiana Riproduzione Umanizzata- organizza il Congresso sulla Denatalità in Calabria, in programma il prossimo 5 dicembre presso l’Aula di Sociologia dell’Università di Catanzaro, con l’obiettivo di analizzare le cause e proporre soluzioni concrete a un fenomeno che rischia di compromettere il futuro sociale ed economico della regione.

Alla guida dell’iniziativa sarà il Prof. Antonio Aversa, Presidente del Congresso SIRU, affiancato dalla segreteria scientifica composta dal Dott. Emanuele Ruvio, manager e consulente nel campo della salute, e dal Prof. Stefano Palomba, direttore del Dipartimento di Ginecologia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. La loro esperienza e competenza garantiranno un confronto di alto livello tra specialisti e istituzioni.

I dati parlano chiaro: nel 2023 le nascite in Calabria sono diminuite dell’1,5%, accentuando il declino della popolazione regionale. A questo si aggiunge il fenomeno della migrazione interna, che vede la Calabria perdere residenti e rischiare di diventare sempre più piccola, impoverita e dipendente dall’assistenza pubblica.

Le donne rappresentano il 51% della popolazione residente, con un’età media di 45,7 anni. Crotone risulta la provincia più giovane (44,3 anni), mentre Cosenza è la più anziana (46,2 anni), seguita da Catanzaro (46,1 anni).

Le difficoltà di concepimento sono sempre più frequenti, legate sia all’età avanzata delle coppie sia a problematiche di fertilità influenzate dagli inquinanti ambientali presenti sul territorio. Questo quadro contribuisce ad alimentare il fenomeno della migrazione sanitaria, con coppie costrette a rivolgersi a centri fuori regione, gravando ulteriormente sul bilancio economico della Calabria.

Il congresso intende mettere a confronto le risorse locali, titolari di centri di alta specialità per la diagnosi e terapia dell’infertilità di coppia, con le strutture del Servizio Sanitario Regionale (SSR). Saranno coinvolti ginecologi, andrologi e biologi della riproduzione, in un dialogo multidisciplinare volto a individuare strategie efficaci per arginare la denatalità e ridurre la migrazione sanitaria.

La SIRU e i promotori dell’iniziativa rivolgono un invito aperto a istituzioni, operatori sanitari, associazioni e cittadini interessati: il congresso sarà un’occasione preziosa per riflettere insieme sul futuro della Calabria e per costruire un percorso condiviso che metta al centro la salute riproduttiva e il sostegno alle famiglie.