D'Agostino (AD Omnia): Transizione energetica, la Calabria sia protagonista

"La Calabria può e deve diventare uno dei territori più competitivi d’Europa solo se riesce a utilizzare pienamente gli strumenti della transizione energetica", dichiara Vincenzo D’Agostino, Amministratore Delegato di Omnia Energia Spa

A cura di Redazione
18 novembre 2025 21:30
D'Agostino (AD Omnia): Transizione energetica, la Calabria sia protagonista -
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Cosenza - Ridurre i consumi, abbattere i costi energetici, migliorare l’efficienza produttiva, attrarre investimenti, aprire nuove professionalità: il green non è una moda e non è un vincolo. È un moltiplicatore economico e occupazionale. Le imprese che hanno investito nella sostenibilità hanno retto meglio le crisi, aumentato la produttività e allargato i mercati. La Calabria può e deve diventare uno dei territori più competitivi d’Europa solo se riesce a utilizzare pienamente gli strumenti della transizione energetica. Servono però competenze, servizi e serve più accompagnamento e motivazione nella fase esecutiva dei finanziamenti ottenuti, per evitare di doverli restituire. Ma prima di ogni altra cosa serve un cambio di passo e di mentalità da parte della stessa rete imprenditoriale. Bisogna metabolizzare che cogliere l'occasione di intercettare gli incentivi non solo aiuta economicamente l'azienda che realizza l'intervento ma tutela ambiente e territori. Dobbiamo convincerci, come imprenditori, che investire sulle fonti rinnovabili è economicamente sostenibile: il tempo di ritorno dell'investimento è inferiore al tempo di obsolescenza fisica e tecnologica dell'impianto.

CONVINCERSI CHE INVESTIRE IN RINNOVABILI È ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE

È quanto sostiene Vincenzo D’Agostino, Amministratore Delegato di Omnia Energia Spa, facendosi interprete, alla luce dei numeri e dei ritardi rispetto alla spesa regionale sui fondi per la transizione, dell’esigenza che il mondo delle imprese calabresi privilegi il dialogo ed il confronto con le istituzioni regionali. L’obiettivo – dice – deve essere trovare assieme ogni soluzione non solo per intercettare gli importanti flussi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ma anche per sostenere la prosecuzione dell’investimento già intercettato ed avviato. Perché il green – aggiunge – va letto e vissuto anzi tutto come una straordinaria opportunità economica: chi la rifiuta, rinuncia a posti di lavoro, competitività e futuro.

SFIDA È DECIDERE SE CALABRIA VUOLE GIOCARE PARTITA O LASCIARLA AD ALTRI

Per l’AD di Omnia, da oltre vent’anni in Calabria e nel Sud Italia come prima ESCo (Energy Service Company) certificata del Mezzogiorno, promuovendo efficienza, riduzione dei consumi e cultura energetica, nonché prima società del libero mercato che ha iniziato a vendere energia elettrica da Roma in giù, la a sfida non è capire se il green sia o meno conveniente, ma decidere se la Calabria vuole giocare la partita o lasciarla giocare agli altri.

AVVIARE TAVOLO CONFRONTO IMPRESE-REGIONI PER GOVERNARE OPPORTUNITÀ

Sul fronte della transizione energetica – scandisce – questo è il tempo del coraggio. Le imprese calabresi devono rialzare lo sguardo e cogliere una stagione straordinaria di investimenti messi a disposizione da Stato ed Europa. Siamo persuasi che si possa contribuire all’avvio di un tavolo permanente tra Regione Calabria e imprese, per accompagnare il sistema produttivo nella motivazione alla transizione, anche se necessario orientare i prossimi bandi, in ogni caso semplificare le procedure e costruire percorsi condivisi di efficienza energetica, guardando ad esempio – sottolinea – anche alla rivitalizzazione possibile dell’entroterra.

GREEN, PARADOSSALE CHE AZIENDE RINUNCINO A FINANZIAMENTI GIÀ OTTENUTI

Ciò che è paradossale – continua – è che in questo momento si registrano in Calabria sia bandi green con zero domande di partecipazione, sia aziende che rischiano di rinunciare ai finanziamenti già ottenuti (con importanti quote di fondo perduto) per ritardi o interruzioni nella fase esecutiva e/o di co-finanziamento del progetto presentato ed ammesso. Resto convinto – conclude D’Agostino – che questa fase e questa oggettiva difficoltà potranno essere governate attraverso uno sforzo di confronto e dialogo costruttivo con la nuova Giunta regionale guidata dal Presidente Occhiuto.