Felici & Conflenti | Edizione Invernale 2025: tre giorni di musica, memoria e comunità ai piedi del Reventino

Dal 27 al 29 dicembre il piccolo borgo calabrese torna a vibrare di organetti, zampogne e danze tradizionali

A cura di Redazione
27 dicembre 2025 07:00
Felici & Conflenti | Edizione Invernale 2025: tre giorni di musica, memoria e comunità ai piedi del Reventino -
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A Conflenti, ai piedi del Reventino, l’inverno si accende di suoni e incontri: da domani, sabato 27 dicembre, prende il via Felici & Conflenti – Edizione Invernale 2025, la tre giorni che trasforma il paese in un laboratorio aperto di cultura, musica e memoria condivisa.

Non un festival nel senso classico, ma una festa di comunità, un luogo in cui la cultura si pratica e non si espone. Strade, piazze, case, chiese e spazi pubblici risuonano di organetti diatonici, zampogne, canti antichi e passi di danza, in un dialogo costante tra musicisti, studiosi, cittadini e visitatori.

Tra gli ospiti, gli studiosi Vito Teti e Domenico Cersosimo, e i musicisti e ensemble Ajri i Lumit, Rrijmi Bashke, Hiram Salsano, Marcello De Carolis e la formazione Ra di Spina, che chiuderà il festival con un concerto in Piazza Pontano. Accanto a loro, i suonatori di tradizione dell’area del Reventino, cuore pulsante dell’iniziativa.

Le tre giornate alternano laboratori di strumento e danza, incontri sulla vita nei paesi e sulla trasmissione della memoria, seminari sulle intonazioni tradizionali, spettacoli teatrali e concerti, tutti pensati per favorire la partecipazione diretta e il contatto tra le persone, senza palchi a separare artisti e pubblico.

Fondamentale, anche, la dimensione conviviale: pranzi sociali e cene condivise diventano un’occasione per scoprire la gastronomia locale e rafforzare i legami tra partecipanti, facendo sì che l’esperienza attraversi tutti i sensi.

L’edizione invernale 2025 conferma la direzione artistica di Alessio Bressi e quella scientifica di Christian Ferlaino, proseguendo un percorso ormai decennale che da un piccolo centro dell’entroterra calabrese guarda al mondo, dialogando con realtà culturali e accademiche nazionali e internazionali.