Fratino in Calabria, stagione 2025 tra monitoraggi, inanellamenti e nuove misure di tutela

Volontari Lipu, primi progetti scientifici e delibere comunali “Salvafratino” per proteggere la specie simbolo delle spiagge

A cura di Redazione
15 settembre 2025 14:25
Fratino in Calabria, stagione 2025 tra monitoraggi, inanellamenti e nuove misure di tutela -
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Calabria – Si è conclusa la stagione 2025 di monitoraggio e protezione del Fratino (Charadrius alexandrinus), piccolo limicolo simbolo delle coste italiane e specie in forte declino in tutta Europa. Un anno che segna una svolta per la Calabria, grazie a nuovi progetti scientifici, dati incoraggianti e prime misure istituzionali dedicate alla salvaguardia della specie.

Per il sesto anno consecutivo, i volontari del Gruppo Lipu Fratino Calabria hanno monitorato i litorali ionici e tirrenici: 31 siti controllati, per un totale di 57 km di spiagge percorse e 23 nidi protetti, cinque in più rispetto al 2024. Nonostante le difficoltà legate a pulizia meccanica, cani non al guinzaglio e disturbo umano, i dati mostrano un trend positivo.

La novità scientifica: i primi inanellamenti in Calabria

Il 2025 ha visto nascere il primo progetto di inanellamento scientifico del Fratino in Calabria, realizzato con inanellatori ISPRA e volontari Lipu. I pulli e alcuni adulti sono stati marcati con anelli colorati codificati, capaci di fornire informazioni preziose su migrazione, longevità e fedeltà ai siti di nidificazione. Un passo che unisce ricerca e conservazione.

Le delibere “Salvafratino” dei comuni costieri

Un altro traguardo riguarda il fronte istituzionale: i comuni di Camini (RC), Calopezzati (CS) e Crosia (CS) hanno approvato le prime delibere “Salvafratino”, che introducono stop alla pulizia meccanica delle spiagge, al transito di veicoli e ad attività dannose nei mesi di nidificazione. Le misure prevedono anche iniziative di educazione ambientale e la creazione delle “spiagge del Fratino”.

Un appello per il futuro

«Il Fratino è una sentinella silenziosa dello stato di salute delle nostre coste – spiegano i volontari Lipu –. Proteggerlo significa salvaguardare la biodiversità e la qualità delle spiagge».

La Lipu lancia un appello a cittadini, associazioni ed enti affinché si crei una rete di citizen science, in grado di supportare i volontari nel monitoraggio dei quasi 880 km di costa calabrese.

Proteggere il Fratino – conclude Ilaria Mazzoleni, responsabile comunicazione del progetto – significa anche valorizzare le nostre spiagge e immaginare forme di turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente.

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