Gemellaggio Arcidiocesano e Premio “Cassiodoro il Grande”: Squillace celebra la storia e l’eredità del grande senatore

Squillace e Stalettì uniscono religione, cultura e politica per celebrare Cassiodoro, con gemellaggio arcidiocesano e il premio “Cassiodoro il Grande” a personalità di spicco del territorio e del panorama nazionale

A cura di Redazione
05 dicembre 2025 07:00
Gemellaggio Arcidiocesano e Premio “Cassiodoro il Grande”: Squillace celebra la storia e l’eredità del grande senatore -
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Una giornata ricca di emozioni e significato quella che ha visto il Duomo di Squillace protagonista di un evento straordinario dedicato a Magno Aurelio Cassiodoro, grande senatore e uomo del dialogo. La Diocesi di Catanzaro-Squillace e la Diocesi di Ravenna-Cervia hanno siglato un gemellaggio arcidiocesano, un ponte ideale tra Calabria e Romagna, nel nome della figura storica di Cassiodoro.

Non solo religione: nella stessa occasione, i Sindaci di Stalettì e Squillace, Mario Gentile e Vincenzo Zofrea, hanno firmato un “patto di amicizia”, a testimonianza di una collaborazione sempre più stretta tra le due comunità nella valorizzazione dell’eredità cassiodorea. A organizzare la giornata, con passione e cura per ogni dettaglio, è stato don Antonio Tarzia, mentre il giornalista Domenico Gareri ha moderato l’incontro.

Numerose le personalità presenti, tra civili, religiose e imprenditoriali, che hanno reso l’evento ancora più solenne e partecipato. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati i Premi “Cassiodoro il Grande”, riconoscimento che ha celebrato chi, nel proprio impegno, incarna i valori del dialogo e della promozione culturale. Tra i premiati, gli Arcivescovi Mons. Claudio Maniago (Catanzaro-Squillace), Mons. Lorenzo Ghizzoni (Ravenna-Cervia), Mons. Angelo Raffaele Panzetta (Lecce), Mons. Francesco Oliva (Locri-Gerace) e Mons. Francesco Milito (Oppido Mamertina-Palmi).

Ma i riconoscimenti non si sono fermati al mondo religioso: hanno ricevuto il premio anche S.E. il Prefetto di Catanzaro Castrese de Rosa (già Prefetto di Ravenna), don Roberto Ponti (Superiore Provinciale Società San Paolo), l’architetto Cosimo Griffo e gli imprenditori Santo Versace, Caffo, Callipo e Dedoni. Per la comunità di Stalettì il premio è stato ritirato dal Sindaco Mario Gentile.

La figura di Cassiodoro, uomo capace di costruire ponti tra culture diverse nel suo tempo, si ripropone oggi come ispirazione per le istituzioni religiose e politiche, guidando verso la costruzione di un mondo di pace, dialogo, integrazione e valorizzazione dei territori. Un’eredità che Squillace e Stalettì hanno celebrato con entusiasmo e partecipazione, rendendo la giornata un’occasione di memoria e futuro.