Il “Premio Badolato di Calabria contro lo spopolamento” al sindaco molisano Lino Gentile

Riconoscimento per il primo cittadino di Castel del Giudice, esempio di rinascita e innovazione sociale nelle aree interne

A cura di Redazione
12 ottobre 2025 13:00
Il “Premio Badolato di Calabria contro lo spopolamento” al sindaco molisano Lino Gentile -
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È andata al sindaco di Castel del Giudice, in Molise, Lino Gentile, la prima edizione del “Premio Badolato di Calabria contro lo spopolamento”, istituito per valorizzare chi si impegna concretamente nella rigenerazione dei piccoli borghi e nella difesa delle comunità interne.

Prima che il commercialista Lino Gentile diventasse sindaco, il borgo molisano ai confini con l’Abruzzo era destinato a un progressivo abbandono, come tanti altri paesi italiani vittime del calo demografico. Oggi, grazie alla sua visione e alla mobilitazione della comunità, Castel del Giudice è diventato un modello nazionale di rigenerazione e sviluppo sostenibile, studiato e imitato per le sue buone pratiche di coesione e innovazione sociale.

A riconoscere questo percorso è stata l’associazione culturale informale “Università delle Generazioni” di Badolato, fondata da Domenico Lanciano, che già nel 1986 aveva ideato la provocatoria iniziativa del “paese in vendita”, diventata un caso internazionale e simbolo di rinascita. Da quella storia è nata l’idea di dare vita a due premi distinti: il “Premio Agnone del Molise contro lo spopolamento”, assegnato pochi giorni fa alla Caritas della Diocesi di Trivento, e il “Premio Badolato di Calabria contro lo spopolamento”, consegnato sabato 11 ottobre durante un convegno dedicato al futuro delle aree interne della dorsale appenninica, alpina e delle isole.

Nel corso della cerimonia, Domenico Lanciano ha consegnato al sindaco Lino Gentile una pergamena, una tina di rame realizzata dall’artista Filippo Catolino – simbolo di comunità e di lavoro condiviso – e un poster del panorama di Badolato firmato da Gori Campese.

La motivazione ufficiale del riconoscimento sottolinea come Castel del Giudice sia riuscito a “trasformare le criticità dello spopolamento in un laboratorio di innovazione sociale ed economica, attraverso il recupero del patrimonio edilizio, la nascita di filiere agricole sostenibili, i progetti di accoglienza e le pratiche di welfare di comunità”. Un modello virtuoso che dimostra come, con impegno e visione, sia possibile “contrastare lo spopolamento e restituire futuro alle aree interne”.

Con questo premio, Badolato e Agnone – due realtà simboliche dell’Italia che resiste – vogliono mantenere viva l’attenzione su un tema che riguarda oltre cinquemila Comuni e quindici milioni di italiani, un quarto della popolazione nazionale, a rischio di “eutanasia istituzionale” se non si interverrà con politiche mirate e azioni condivise.

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