Il Rende Teatro Festival trova casa all’Università della Calabria

Per la prima volta la rassegna approda al Teatro Auditorium Unical, con prezzi dimezzati per gli studenti. Il rettore Leone: «La cultura che si apre al territorio diventa comunità»

A cura di Redazione
14 ottobre 2025 19:15
Il Rende Teatro Festival trova casa all’Università della Calabria -
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Per la prima volta nella sua giovane storia, il Rende Teatro Festival approda nel cuore del Campus dell’Università della Calabria, trasformando il Teatro Auditorium nella nuova casa della rassegna. Un passaggio simbolico e sostanziale, che segna l’inizio di una rinnovata stagione di dialogo e condivisione tra la città e il mondo accademico. Nel foyer del Tau, la conferenza stampa di presentazione ha visto la partecipazione del rettore Nicola Leone, del prorettore Francesco Raniolo, del sindaco di Rende Sandro Principe, del vicesindaco e assessore allo spettacolo Fabio Liparoti e di Alfredo De Luca, organizzatore del festival che giunge quest’anno alla sua settima edizione.

«Il festival – ha dichiarato il rettore Nicola Leone – rappresenta un abbraccio simbolico tra l’Unical e la città di Rende. È un segnale forte, che mi fa piacere lasciare alla fine del mio mandato, come ulteriore testimonianza di apertura verso il territorio che ospita il nostro ateneo. Il Tau è oggi – di fatto – l’unico teatro di Rende, e spero che diventi sempre più un luogo “abitato” dai cittadini di tutta la provincia di Cosenza. Invito tutti a venire agli spettacoli e, per chi ancora non lo conoscesse, a cogliere l’occasione per visitare il nostro bellissimo campus. Negli ultimi mesi abbiamo attivato anche il Cinema Unical, aperto il Caffè del teatro, e con la prosa e la musica l’offerta culturale del nostro ateneo si arricchisce sempre di più, perché la cultura condivisa costruisce comunità».

«L'amministrazione comunale sostiene il Rende Teatro Festival ed è soddisfatta di questa rassegna – ha commentato il sindaco Sandro Principe – che rappresenta un ulteriore rilancio della cultura nella nostra città, ma anche il segno di una forte collaborazione con l’Università della Calabria».

Un cartellone ricco e multiforme, che spazia dalla prosa alla commedia, dal teatro canzone alle serate-conferenza, accogliendo interpreti e autori di primo piano del panorama nazionale.

Si comincia con Carlotta Proietti in “Per futili motivi” (7 dicembre 2025), commedia distopica e surreale che immagina un futuro in cui l’odio è la forza dominante, mentre una donna e un uomo provano a resistere con tenerezza e ironia. Poi Peppe Barra con “Buonasera a tutti” (30 gennaio 2026), recital intimo e poetico che attraversa sessant’anni di carriera, mescolando memoria, musica e leggerezza. Segue Martina Colombari con “Venerdì 13” (5 febbraio), frizzante commedia degli equivoci che alterna risate e suspense tra lutti apparenti e vincite al Superenalotto. A seguire, Gianluigi Nuzzi porta in scena “La fabbrica degli innocenti” (8 febbraio), un’inchiesta dal vivo sul rapporto tra media, verità e giustizia, mentre Umberto Galimberti (12 febbraio) propone una lezione-spettacolo di grande intensità filosofica con “L’etica del viandante”, riflessione profonda sul senso dell’esistenza nell’età della tecnica.

Il 19 marzo sarà la volta di Maurizio Merluzzo con “E se facessi un tour?”, show brillante che fonde doppiaggio, ironia e motivazione, seguito dal 20 marzo da Massimo Ghini in “Noi, Giuda”, monologo potente che racconta la figura di San Francesco come artista e rivoluzionario, in un intreccio di fede e umanità.

Il 24 marzo arriva Paolo Crepet con “Il reato di pensare”, affondo lucido e appassionato sull’importanza del dissenso e delle emozioni nell’epoca della neutralizzazione dell’anima. Il 30 marzo è la volta di Maurizio Casagrande con “La prova del nove”, irresistibile commedia musicale sul caos e le fragilità della creazione artistica, mentre il 31 marzo il divulgatore informatico Salvatore Aranzulla svela il suo “Metodo Aranzulla”, un viaggio ironico e istruttivo nel mondo della conoscenza digitale.

L’11 aprile sarà in scena Ettore Bassi con “El Futbol”, spettacolo dedicato al calcio come metafora di vita, passione e poesia. Il 22 aprile arriva “Miseria e Nobiltà – Il Musical”, versione moderna e musicale del capolavoro di Scarpetta, e il 6 maggio chiuderà la stagione Biagio Izzo con “Tutto Stressato”, show scatenato che trasforma le nevrosi quotidiane in un concentrato di comicità partenopea.

Completano la programmazione gli appuntamenti speciali al Teatro Garden, dove il 6 novembre 2025 Angelo Duro proporrà “Ho 3 belle notizie”, spettacolo dissacrante e irriverente che fotografa con sarcasmo la società contemporanea. Al Garden anche la sezione mattutina dedicata alle scuole: “Anch’io sono Malala” (22 gennaio 2026), prodotto dal Teatro Rossosimona e diretto da Dora Ricca, racconterà la lotta di una ragazza per il diritto allo studio, mentre “Pinocchio – Il Musical” (23 aprile 2026), diretto da Francesco Mastroianni, farà rivivere ai più giovani le avventure del burattino più amato di sempre.

Il Rende Teatro Festival 2026, patrocinato dal Comune di Rende e realizzato con il contributo dell’Area socialità dell’Università della Calabria, conferma la sua vocazione a unire linguaggi e pubblici diversi. Gli abbonamenti (dal 20 al 27 ottobre per i vecchi abbonati, dal 28 al 29 per il cambio posto, dal 30 ottobre al 24 novembre per i nuovi) e i biglietti per i singoli spettacoli (dal 25 novembre in poi) sono disponibili su Inprimafila e TicketOne, saranno a metà prezzo per tutti gli studenti universitari, le associazioni e i circoli ricreativi Unical.

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