Calabria - S.S.106, "cantieri della morte": presentato esposto-denuncia di 88 pagine
L’Organizzazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106” denuncia gravi irregolarità nei lavori in corso in diversi comuni calabresi

Calabria - L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, con il supporto legale dello Studio 3A – Valore S.p.A., partner legale ufficiale dell’Organizzazione, ha depositato in data odierna un esposto-denuncia durissimo, composto da 88 pagine, rivolto alle Procure della Repubblica di Castrovillari e di Catanzaro, nonché trasmesso per conoscenza agli enti coinvolti, tra cui ANAS, il Ministero delle Infrastrutture e i Prefetti competenti.
Oggetto dell’esposto sono le gravi criticità infrastrutturali, le presunte violazioni di legge e i rischi altissimi per la sicurezza pubblica nei cantieri aperti lungo diversi tratti della S.S.106, nei territori delle province di Cosenza e Catanzaro, in particolare nei Comuni di Sellia Marina, Cariati, Mandatoriccio, Pietrapaola e Corigliano-Rossano.
Quanto documentato è allarmante: ripristini stradali eseguiti con materiali inadeguati come il cemento, dislivelli, buche, segnaletica carente o assente, carreggiate ristrette, traffico deviato senza alcuna sicurezza e presenza di elementi pericolosissimi per motociclisti, ciclisti e automobilisti, soprattutto in condizioni di pioggia o di scarsa visibilità. A ciò si aggiunge l’assenza di controlli adeguati da parte degli enti preposti.
Si tratta di una situazione intollerabile e potenzialmente criminosa, che – se non affrontata con urgenza – rischia di trasformare quei tratti della S.S.106 in veri e propri teatri di morte annunciata.
L’Organizzazione chiede alle autorità competenti di intervenire immediatamente con ispezioni tecniche, acquisizioni documentali e sospensione cautelativa dei lavori nei tratti più critici, prima che accada l’irreparabile.