Caraffa di Catanzaro premiata al Festival del Costume Tradizionale Calabrese: un trionfo di identità e radici
Anche quest’anno il Comune di Caraffa di Catanzaro ha portato con orgoglio la propria storia e le sue radici culturali al centro dell...

Anche quest’anno il Comune di Caraffa di Catanzaro ha portato con orgoglio la propria storia e le sue radici culturali al centro della scena regionale, partecipando al prestigioso Festival del Costume Tradizionale Calabrese svoltosi a San Giovanni in Fiore. L’evento, giunto alla sua terza edizione grazie all’impegno e alla visione del Sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, si conferma punto di riferimento nella valorizzazione del patrimonio etnografico calabrese.
A rappresentare Caraffa, la Presidente del Consiglio Comunale con delega alla Cultura, Serena Notaro, accompagnata dall’agente di Polizia Municipale Francesco Curcio. Un’occasione preziosa per riaffermare l’identità di un borgo che da secoli custodisce con fierezza le proprie tradizioni arbëreshe.
Nel corso della manifestazione, Caraffa di Catanzaro ha ricevuto il prestigioso Premio “Valore Identitario”, un riconoscimento conferito per l’abito tradizionale arbëreshe, espressione autentica di un patrimonio artigianale e simbolico tramandato nel tempo. A indossarlo, la giovane Greta Guerrieri, che ha portato in passerella un capo ricco di storia e significato: tessuti pregiati, ricami minuziosi e un elemento di straordinario valore – una camicia originale albanese, tramandata di generazione in generazione, simbolo tangibile di legame tra le comunità arbëreshe e le loro origini.
“Essere qui oggi, accanto a tante realtà che raccontano la bellezza della nostra Calabria, è un onore immenso – ha dichiarato la Presidente Notaro –. Il premio ricevuto non è solo un riconoscimento all’abito, ma alla storia che custodisce: quella delle nostre nonne, delle mani sapienti che hanno intrecciato fili di cultura, identità e orgoglio.”
Il Comune sottolinea come la promozione del costume tradizionale non rappresenti solo un atto di conservazione, ma un ponte tra generazioni, un’opportunità per riscoprire e valorizzare il turismo delle radici, in un’epoca in cui le comunità sono chiamate a riscoprire il senso profondo dell’appartenenza.
“Con il cuore rivolto al passato e lo sguardo proiettato al futuro – conclude Notaro – Caraffa continua a camminare sulle strade della tradizione e dell’identità. Un grazie sentito a tutti coloro che, ogni giorno, lavorano per mantenere vive le nostre radici. La cultura è un ponte tra ciò che siamo stati e ciò che possiamo diventare.”Tools
ChatGPT can m