Oncoematologia Pediatrica, un Natale di gratitudine e umanità al “Ciaccio-De Lellis”

Alla vigilia delle feste il ringraziamento ai benefattori che hanno reso più accoglienti stanze, cucina e ambulatori del presidio dell’AOU “Renato Dulbecco”

A cura di Redazione
28 dicembre 2025 12:00
Oncoematologia Pediatrica, un Natale di gratitudine e umanità al “Ciaccio-De Lellis” -
Condividi

Ci sono doni che vanno oltre il valore materiale e diventano segni concreti di vicinanza, cura e umanità. È questo il senso profondo del sentito ringraziamento che arriva alla vigilia di Natale ai generosi benefattori che, con un contributo silenzioso ma fondamentale, hanno permesso di trasformare ambienti essenziali in luoghi più accoglienti, caldi e pensati per i pazienti e per le loro famiglie.

Il riconoscimento è arrivato nel corso di una visita ufficiale al presidio “Ciaccio-De Lellis” dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco, alla presenza della direttrice della SOC di Oncoematologia Pediatrica e del Dipartimento Onco-ematologico, dottoressa Maria Concetta Galati, e del direttore del Dipartimento Staff e direttore sanitario dell’AOU “Dulbecco”, dottor Sergio Petrillo.

Le stanze del reparto sono state arredate con armadi, comodini e servitori, impreziosite da colori, quadri e dettagli capaci di restituire un senso di normalità anche nei momenti più difficili. La cucina è stata completamente rinnovata e, grazie ai contributi ricevuti, è stato realizzato anche un nuovo ambulatorio, ampliando e migliorando i servizi a disposizione dei piccoli pazienti.

A raccontare il valore umano di questo percorso è la dottoressa Maria Concetta Galati, che ha voluto esprimere un ringraziamento sentito e collettivo: «Desidero ringraziare tutti i benefattori che, a partire dallo scorso Natale, hanno contribuito con grande generosità ad arredare le stanze bianche, la cucina e un nuovo ambulatorio. Non si tratta solo di mobili o di spazi rinnovati, ma di un gesto che parla di attenzione, di cura e di amore verso i nostri piccoli pazienti e le loro famiglie».

La responsabile del reparto ha spiegato anche il valore simbolico della visita: «Era importante che chi ha donato vedesse concretamente ciò che è stato realizzato. Era importante che potessero rendersi conto di cosa sono questi ambienti e di quanto la loro presenza abbia fatto la differenza».

Parole di gratitudine sono arrivate anche dal dottor Sergio Petrillo, che ha sottolineato come l’azienda sanitaria si collochi positivamente nel panorama nazionale secondo gli indicatori di riferimento, anche grazie a una rete di solidarietà che rafforza la qualità dell’assistenza e il rapporto con la comunità.

«Tutto il mobilio delle stanze – ha aggiunto la dottoressa Galati – è stato donato, ad eccezione dei letti forniti dall’azienda. Questo dimostra come la collaborazione tra istituzione sanitaria e comunità possa generare risultati straordinari».

Un ringraziamento volutamente corale, perché ogni gesto, grande o piccolo, ha contribuito a costruire qualcosa di prezioso. Un segno tangibile di come la solidarietà possa diventare parte integrante del percorso di cura, soprattutto nei luoghi dove la fragilità incontra ogni giorno la speranza.