Lamezia Terme, nuova intimidazione a imprenditore: il Consiglio comunale approva documento unitario di solidarietà
Il Consiglio comunale di Lamezia Terme approva un documento unitario di solidarietà alle vittime delle intimidazioni, ribadendo l’impegno di istituzioni, forze dell’ordine e cittadini per la legalità
Non si placa l’ondata di atti intimidatori a Lamezia Terme. Nelle ultime ore, una bottiglia con liquido infiammabile e due proiettili sono stati trovati davanti all’ingresso dell’abitazione di Franco Perri, imprenditore proprietario insieme ai fratelli del centro commerciale “Due Mari”. L’intimidazione è stata denunciata ai carabinieri, che stanno esaminando le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona per identificare i responsabili.
Franco Perri era già finito nell’occhio del ciclone nel 2015, nell’ambito dell’operazione antimafia “Andromeda” coordinata dalla Dda di Catanzaro, dalla quale era stato successivamente assolto nel 2022. Alla famiglia Perri era stato anche confiscato e poi restituito un patrimonio di circa 800 milioni di euro.
Proprio nella mattinata odierna, si è svolta una seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale di Lamezia Terme, al termine della quale è stato approvato un documento unitario di solidarietà alle vittime delle intimidazioni registratesi nelle ultime settimane. Alla riunione hanno partecipato imprenditori, rappresentanti di enti e associazioni di categoria, oltre a importanti autorità cittadine.
Fra i presenti, il presidente del Tribunale Giovanni Garofalo, il vescovo Serafino Parisi, l’assessore regionale Antonio Montuoro e i vertici locali delle forze dell’ordine. La presidente del Consiglio comunale, Maria Grandinetti, ha aperto la seduta sottolineando come “la nostra comunità non si piega alle intimidazioni” e definendo l’incontro “un momento di ascolto, unità e confronto”.
Il presidente Garofalo ha ribadito la “massima collaborazione con gli enti preposti e con il Comune”, mentre il vescovo Parisi ha evidenziato “il sostegno e la vicinanza della Chiesa alle vittime delle intimidazioni”, sottolineando la necessità di un “lavoro di formazione delle coscienze”. L’assessore Montuoro ha posto l’accento sulla sinergia tra istituzioni e tessuto sociale, annunciando investimenti della Regione nelle giornate della legalità e auspicando l’apertura di un tavolo permanente di confronto su queste tematiche.
Vicinanza è stata espressa anche dal presidente della Camera di commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Pietro Falbo, e dai rappresentanti di Coldiretti, Confcommercio e dell’Associazione antiracket.
Il sindaco Mario Murone, nel suo intervento conclusivo, ha sottolineato l’importanza di dare “un segno di vicinanza e di sostegno alle vittime delle intimidazioni e alle forze dell’ordine”, evidenziando come, oltre alla videosorveglianza e al rafforzamento dei controlli, sia fondamentale promuovere “una presa di coscienza civile a tutti i livelli” e diventare “testimoni quotidiani di legalità”.
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