Massimo Proietto racconta il calcio e la vita nel libro Chi vive d’amore

Un romanzo, scritto insieme ad Antonio Barracato, che unisce passione sportiva e valori universali, tra sogni, resilienza e legami autentici

A cura di Redazione
09 ottobre 2025 13:30
Massimo Proietto racconta il calcio e la vita nel libro Chi vive d’amore -
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Un romanzo che parla di calcio, ma che in realtà racconta molto di più: l’infanzia difficile di un ragazzo, le prove della vita, la forza dei legami, il coraggio di rialzarsi e la capacità di non smettere mai di credere nei propri sogni. Chi vive d’amore di Massimo Proietto e Antonio Barracato, pubblicato da Edizioni Minerva, è un libro che mette insieme passione sportiva e valori universali, capace di emozionare chiunque, anche chi del calcio conosce poco o nulla. Ad aprire il volume è la prefazione di Federica Cappelletti Rossi, presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica Figc, che sottolinea la capacità degli autori di raccontare una vicenda capace di appassionare e commuovere senza forzature emotive, toccando corde profonde e universali. Il protagonista è Paolino Rinaldi, un bambino cresciuto nell’hinterland milanese, fragile in apparenza ma dotato di un’energia straordinaria. La sua vita è segnata da eventi dolorosi e da perdite precoci che lo costringono a confrontarsi con la durezza della realtà. Eppure, dentro di sé, Paolino custodisce una risorsa insospettata: l’amore per il pallone, che diventa presto la sua ragione di vita, lo strumento per affermarsi, riscattarsi, e in qualche modo salvarsi. La sua ascesa calcistica, tra sogni e sacrifici, è segnata da momenti di svolta, da incontri significativi e da cadute improvvise che mettono alla prova la sua determinazione. Ma il calcio, come la vita, è fatto di sorprese: gol insperati, sconfitte amare, occasioni da cogliere al volo.

Chi vive d’amore non è solo la parabola sportiva di un giovane talento. È soprattutto una riflessione sul valore dell’amicizia, della solidarietà, della lealtà. In un mondo spesso dominato dall’egoismo e dall’opportunismo, gli autori hanno voluto riportare al centro quei legami autentici che danno senso alla vita. Il romanzo, con uno stile semplice e diretto, parla ai ragazzi ma anche agli adulti: a chi cerca una storia che mostri come la passione possa diventare motore di riscatto, e come anche nelle difficoltà più grandi sia possibile trovare la forza per andare avanti. La scrittura è volutamente limpida, comunicativa, senza artifici retorici. Le pagine si leggono d’un fiato, coinvolgendo il lettore in una trama che alterna momenti drammatici e parentesi di speranza, sempre con un ritmo vivace e cinematografico. I colpi di scena e gli stravolgimenti mantengono alta l’attenzione fino all’ultima pagina, in una narrazione che riflette la vita stessa, mai del tutto prevedibile né lineare. Il calcio, nel romanzo, non è solo uno sport: diventa simbolo della vita, con le sue regole, i suoi rischi, le sue sfide. Paolino, come il Nino cantato da Francesco De Gregori ne La leva calcistica della classe ’68, impara che non bisogna avere paura di sbagliare un rigore e che un giocatore lo vedi “dal coraggio, dall’altruismo, dalla fantasia”. Anche quando la vita sembra mettere tutto in discussione, il campo rimane lo spazio dove dimostrare chi si è davvero.

Accanto alla dimensione sportiva, nel libro emergono l’amore e gli affetti familiari. Ci sono i genitori di Paolino, il dolore delle perdite, ma anche le figure che lo accolgono e lo sostengono lungo il cammino: amici sinceri, educatori, allenatori che sanno guardare oltre la superficie. Una rete di relazioni che mostra come nessuno possa davvero farcela da solo, e come l’amore – nelle sue diverse forme – sia la vera linfa per crescere. Chi vive d’amore è un romanzo che può essere letto a diversi livelli: come la storia di un ragazzo che ce l’ha fatta, come una parabola sportiva, come un invito a credere nella solidarietà, come un messaggio di speranza. Non è solo un libro “per chi ama il calcio”, ma una storia di resilienza e di passione che appartiene a chiunque abbia affrontato sfide, cadute e ripartenze.

GLI AUTORI

Massimo Proietto
Giornalista e Vicedirettore di Rai Sport. Inizia la sua carriera a soli sedici anni nelle TV locali, per poi approdare a Rai1 dove ha lavorato come inviato per programmi come Sabato & Domenica, Uno Mattina in famiglia, Linea Verde, La vita in diretta e I Fatti Vostri su Rai2. Ha condotto lo storico programma C Siamo, dedicato alla Serie C. È stato insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica nel 2018 per le sue qualità professionali.

Antonio Barracato
Poeta, scrittore, regista, laureato con lode all’Accademia delle Belle Arti. È fondatore e presidente del Cenacolo Letterario di Cefalù, ideatore del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Città di Cefalù” e promotore di numerose iniziative culturali. Con oltre 600 premi letterari vinti, ha pubblicato quattro romanzi e dieci sillogi poetiche. È attivo nella diffusione della cultura e della poesia in Italia e all’estero.

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