Pasolini all’Università Magna Graecia di Catanzaro: cinema, lettere e memoria

All’Università Magna Graecia di Catanzaro la memoria del regista-scrittore attraverso itinerari emotivi

A cura di Redazione
01 dicembre 2025 19:00
Pasolini all’Università Magna Graecia di Catanzaro: cinema, lettere e memoria -
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In occasione del cinquantennale dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, la Cineteca della Calabria, presieduta da Eugenio Attanasio, e l’area cinematografica del Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Umg hanno organizzato una serie di incontri cinematografici dedicati alla grande figura dello scrittore e regista. Il primo appuntamento ha visto la proiezione del film Accattone, mentre il secondo, dal titolo “Pasolini, la Calabria e il Cinema: itinerari emotivi”, si terrà martedì 2 dicembre 2025 e racconterà il passaggio di Pasolini nelle cinque province calabresi, da Cosenza a Reggio, passando per Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, offrendo una testimonianza a più voci del suo rapporto con la regione.

Gli interventi toccheranno diversi momenti della sua esperienza calabrese: dalla realizzazione di reportage sui litorali italiani negli anni ’50, ai suoi film girati in loco come Comizi d’amore e Il Vangelo secondo Matteo. Si parlerà inoltre della collaborazione con figure locali come Mario Gallo, Ninetto Davoli e altri interpreti calabresi, oltre agli incontri con scrittori e registi regionali. La proiezione e gli incontri mirano a mostrare Pasolini non solo come cronista, ma come poeta capace di trasformare ciò che osservava in visioni cariche di metafore, idealizzazioni e suggestioni emotive.

Tra le tappe più celebri vi è quella a Cutro, dove Pasolini scrisse: «È veramente il paese dei banditi, come si vede in certi western», suscitando la reazione del sindaco che lo querelò per diffamazione a mezzo stampa. L’episodio, legato anche a tensioni politiche locali e a un acceso campanilismo, fu poi chiarito attraverso lettere aperte e incontri con intellettuali e studenti. Pasolini spiegò che con “banditi” intendeva gli emarginati, coloro che vivevano ai margini delle classi dominanti. La sua attenzione alla Calabria si tradusse anche in un rapporto continuativo con il territorio, dove tornò a girare scene di film e incontrò protagonisti locali della cultura e del cinema.

La rassegna organizzata dalla Cineteca della Calabria prosegue quindi il percorso di valorizzazione della figura di Pasolini, approfondendo le sue esperienze calabresi, il suo sguardo poetico sulle realtà contadine e urbane e gli episodi meno noti della sua vita, come l’aneddoto raccontato da Ninetto Davoli sulla visita di Pasolini a casa di Totò, che testimonia l’attenzione e la delicatezza con cui il regista attraversava i mondi che incontrava.