Reati ambientali nel Catanzarese, raffica di controlli dei Carabinieri

Denunce, sanzioni e sequestri tra costa ed entroterra: dal taglio abusivo di alberi alla gestione illecita dei rifiuti

A cura di Redazione
13 dicembre 2025 09:27
Reati ambientali nel Catanzarese, raffica di controlli dei Carabinieri -
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CatanzaroNon si ferma la stretta dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro contro i reati a danno dell’ambiente. Negli ultimi giorni, una serie di controlli mirati ha portato a denunce, sanzioni e sequestri in diverse aree del territorio provinciale. Un’azione capillare condotta con il prezioso contributo dei Nuclei Forestali, impegnati in verifiche a tappeto in numerosi comuni.

A Davoli e Soverato, due aziende – una operante nel settore della depurazione delle acque e l’altra nelle costruzioni – sono finite nel mirino per irregolarità nella registrazione dei formulari di identificazione dei rifiuti. Per entrambe è scattata una sanzione amministrativa superiore ai 4mila euro.

A Sellia Marina, invece, i militari hanno scoperto un deposito incontrollato di rifiuti speciali all’interno di un terreno privato di circa 60 metri quadrati. Nell’area erano stati abbandonati tubi di plastica, scarti di legno, vetro e plexiglass, con evidenti e gravi conseguenze per l’ambiente.

Situazione analoga a Motta Santa Lucia, dove i Carabinieri della Stazione di Conflenti hanno denunciato due uomini del posto per gestione non autorizzata di rifiuti speciali, procedendo contestualmente al sequestro dell’intera area interessata.

Particolarmente grave quanto accertato a Decollatura, dove i Carabinieri Forestali di Serrastretta hanno documentato il taglio abusivo di 37 piante di alto fusto, che avrebbero dovuto garantire la continuità del bosco come matricine portaseme. Gli alberi, invece, erano stati abbattuti per essere rivenduti illegalmente come legna.

Infine, lungo la fascia costiera di Soverato, due camionisti sono stati sorpresi a trasportare rifiuti speciali non pericolosi senza alcuna autorizzazione. Per entrambi è stata elevata una sanzione amministrativa di 2.000 euro.

Un bilancio significativo, che conferma la linea dura dei Carabinieri nei confronti di chi mette a rischio il territorio. I controlli, assicurano dal Comando Provinciale, proseguiranno senza sosta, perché la tutela dell’ambiente e la salvaguardia del patrimonio naturale restano una priorità assoluta.