Roghi tossici a Catanzaro, Gaglianese: “Quando il silenzio brucia più del fuoco”
Il presidente de La Tazzina della Legalità denuncia l’assenza di interventi concreti delle istituzioni dopo l’ennesimo incendio negli insediamenti rom

«Quando il silenzio brucia più del fuoco». Con queste parole il presidente dell’associazione La Tazzina della Legalità, Sergio Gaglianese, apre una lettera aperta in cui denuncia l’ennesimo rogo tossico verificatosi negli insediamenti rom di Catanzaro.
«Mentre l’Italia segue lo spoglio elettorale – scrive Gaglianese – a Catanzaro si alza ancora una volta una colonna di fumo nero dagli insediamenti rom. Un altro rogo tossico, l’ennesimo, che avvelena l’aria e ricorda quanto sia fragile la convivenza tra emergenza ambientale, degrado e legalità».
Il presidente dell’associazione sottolinea il “silenzio assordante della politica e delle istituzioni”, parlando di rassegnazione e delusione per una situazione che si ripete da anni.
«Mi rivolgo direttamente al sindaco Nicola Fiorita, al prefetto Castrese De Rosa e alla sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro – prosegue Gaglianese – chiedendo quando si passerà finalmente dalle parole ai fatti. La tutela della salute pubblica e della sicurezza ambientale deve diventare una priorità reale».
L’associazione La Tazzina della Legalità annuncia che non intende più restare in silenzio e sollecita interventi concreti: «La legalità non è solo lotta alla criminalità organizzata: è anche rispetto per il territorio, per l’ambiente e per la dignità delle persone. Servono bonifiche, sorveglianza costante e azioni coordinate per prevenire comportamenti che mettono a rischio la salute di tutti».
«Catanzaro e la Calabria meritano aria pulita, sicurezza e futuro. Continueremo a pretendere tutto questo senza silenzi, senza paura e senza compromessi», conclude Gaglianese.