Sana alimentazione alleata della longevità, i consigli di Sorrentino
L'alimentazione è uno dei fattori più importanti per favorire la longevità e mantenere una buona qualità della vita
MILANO (ITALPRESS) – Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha confermato quello che molte culture tradizionali sapevano da tempo: l’alimentazione è uno dei fattori più importanti per favorire la longevità e mantenere una buona qualità della vita; mangiare bene non significa soltanto evitare le malattie, ma anche sostenere il corpo e la mente nel tempo preservando energia, lucidità e vitalità. L’alimentazione corretta permette infatti di ridurre l’infiammazione cronica, di proteggere il sistema cardiovascolare, di supportare il microbiota intestinale e di mantenere stabile il metabolismo, condizioni ideali per una vita lunga e in salute. “Diete e stili di vita sono certamente alla base della nostra salute e di una vecchiaia sana: in Italia abbiamo la dieta mediterranea, che ci viene copiata da tutte le parti del mondo, ma noi importiamo tutte le cattive abitudini delle altre parti del mondo; la dieta mediterranea non ci insegna solo a mangiare, ma anche come dobbiamo comportarci”, ha dichiarato Nicola Sorrentino, medico, dietologo e nutrizionista, intervistato da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress
Sorrentino elenca poi una serie di alimenti che possono favorire un’alimentazione sana: “Frutta, verdura, cereali, pasta, riso, pane, polenta meglio se integrale, carne bianca, pesce, legumi, olio extravergine d’oliva: la stagionalità e la qualità dei prodotti è fondamentale, ma anche la quantità; la cattiva gestione di quest’ultima fa sì che un determinato alimento diventi dannoso. I grassi buoni sono quelli dell’olio d’oliva che è ricco di polifenoli, oleocantale, oleuropeina, idrossitirosolo; il pesce azzurro e il salmone invece contengono grassi Omega 3, la frutta secca contiene acidi grassi insaturi. Sulle proteine andiamo invece in un campo più minato: le diete iperproteiche fanno male, intossicano il nostro organismo, però ci sono le cosiddette sirtuine che vengono evidenziate quando digiuniamo e sono presenti in alimenti ben precisi come cacao, tè Matcha, cereali come grano saraceno e quinoa, verdure come broccoli, cavoli e cavolfiori”.
Per rallentare l’invecchiamento cellulare, aggiunge, “suggerisco una dieta cromatica: tutti gli alimenti di colore giallo, arancione o rosso hanno dei pigmenti a base di betacarotene, addirittura il pomodoro rosso contiene licopene; tuttavia quest’ultimo può essere assimilato solo se viene cotto. Gli ortaggi verdi contengono glutenina e clorofilla: l’acqua degli spinaci, ad esempio, anziché essere buttata andrebbe riutilizzata per fare minestre rimineralizzanti. Alimenti viola, come mirtilli e frutti di bosco, contengono potentissimi antiossidanti cardiovascolari; l’aglio contiene i solfuri, la cipolla quercetina e così via”.
L’analisi di Sorrentino si sposta poi sul digiuno, definito “la dieta più discussa del momento: bisogna innanzitutto capire se lo si fa per dimagrire. Una tipologia è il digiuno 12-12, nel quale per 12 ore non si mangia e per le altre 12 è possibile farlo: ci sono anche il 16-8, che è il più usato, e il 5-2, nel quale si mangia in cinque giorni della settimana e non negli altri due. Saltare la colazione per poi mangiare a pranzo e cena non è digiuno: il passaggio più serio è l’autofagia, con la morte delle cellule vecchie e la rigenerazione delle nuove; se il digiuno viene fatto in maniera seria diventa una vera dieta anti invecchiamento”.
“Il mio primo suggerimento per stare bene – aggiunge – è di fare visite ed esami ematochimici: un diabetico non potrebbe mai fare il digiuno, così come soffre di tante altre patologie. Personalmente quello che faccio io è un digiuno 23-1, in cui mangio solo di sera ma semplicemente perché non ho tempo di fare nulla: per la prima colazione mi limito a bere acqua. Si tratta comunque di uno scenario che non consiglierei mai a un mio paziente, perché devo fare necessariamente ciò che dicono le linee guida della corretta alimentazione: 300 scienziati ci hanno detto che bisogna fare per forza tre spuntini, ovvero pranzo, cena e prima colazione, quindi mi attengo a ciò che dicono loro”.
Il dietologo conclude con una serie di linee guida in favore degli anziani, che “rispetto ai giovani hanno meno massa muscolare, meno acqua nel corpo e una minore tendenza ad assorbire vitamine e sali minerali: bisogna cambiare un po’ la loro alimentazione, aumentando proteine e acqua e consumando parecchia frutta e verdura. L’Organizzazione mondiale della sanità ci dice che dobbiamo fare 150 minuti di attività sportiva alla settimana, ma altrettanto importante è la convivialità: sottolineo inoltre che senza i carboidrati non possiamo vivere, devono essere tra il 40% e il 60% dell’apporto calorico totale”.
– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).
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