Soverato Futsal: "Difetti strutturali sull'impianto di gioco, rigettata la richiesta di deroga"
"Saremo costretti, nostro malgrado, a tutelarci nelle opportune sedi e ció nell’interesse della societá stessa", si legge in una nota
Soverato - La Divisione Calcio a 5, con il Comunicato Ufficiale n.1070 datato il 16 maggio 2025, ha ritenuto la necessità di disporre alcune modifiche e integrazioni al Comunicato Ufficiale n.600 del 3 marzo 2023, riguardo il regolamento degli Impianti e dei Campi di gioco. Tale aggiornamento è risultato doveroso all’uniformità delle condizioni di disputa delle partite e all’innalzamento della sicurezza all’interno dei palazzetti.
L’A.S.D. Soverato Futsal, in attesa dell’inaugurazione del nuovo Palazzetto dello Sport di Soverato, ha ottenuto una deroga la scorsa stagione dalla Divisione per lo svolgimento dell’attività sportiva. L’apertura dell’impianto è avvenuta l’11 novembre 2025 dopo numerose promesse infrante e molteplici ritardi. Nonostante la Divisione Calcio a 5 si sia interfacciata direttamente con l’ente mandando le specifiche prescrizioni, sono emersi gravi difetti strutturali e dimensionali per l’immediato utilizzo regolamentare dell’impianto, che difatti, non rientra nelle misure stabilite dal nuovo aggiornamento.
A fronte di questi errori, l’A.S.D. Soverato Futsal si è trovata nuovamente costretta a richiedere una deroga alla Divisione Calcio a 5, la quale ritiene non possibile concedere ulteriori concessioni, in quanto tale specifica eccezione sarebbe prevista esclusivamente per le neo promosse e soltanto per l’impianto sportivo in cui venivano disputate le gare nella stagione precedente e, quindi, non risulterebbe possibile per un diverso campo di gioco.
Tuttavia, l’A.S.D. Soverato Futsal, a fronte della posizione della Divisione, rimane stupita dall’assenza di uniformità di giudizio vista la posizione verso altre Società, in particolare dell’Atletico Canicattì.
La situazione della società sicula, denunciata anche da altre realtà sportive, vede una serie di incongruenze:
1. la ‘deroga’ per l’utilizzo durante la stagione sportiva corrente dell’Impianto ‘Saetta – Livatino’ è datata 30 settembre 2025, volendo significare che la stessa è stata concessa a campionato già iniziato;
2. la ASD Atletico Canicattì 5 ha indirizzato, con pec datata 28 agosto 2025, richiesta di utilizzo del Palazzetto dello Sport ‘Saetta – Livatino’ per le gare casalinghe del campionato 2025/2026, in atto volutamente non curante di quanto contenuto nel C.U. n. 1070 del 16 maggio 2025 e nel Regolamento della Lega Nazionale Dilettanti;
3. la Società sicula, ulteriormente, stante quanto riscontrato dalla Divisione “preso atto delle problematiche evidenziate dalla società nonché l’impegno della stessa che si è prontamente attivata per disporre di una nuova struttura nella prossima stagione sportiva”, fa emergere chiaramente che, per poter beneficiare di domanda di iscrizione con richiesta di ripescaggio al Campionato Nazionale di serie A2 Élite, ha dichiarato dapprima l’utilizzo di altra struttura diversa dal Palazzetto dello Sport S. Livatino, salvo poi, con comunicazione trasmessa in data 28 agosto 2025, chiedere la deroga di utilizzo del predetto impianto; il tutto contravvenendo chiaramente a quanto contenuto nei Comunicati Ufficiali che espressamente hanno disciplinato i requisiti di ammissione alla categoria. A ciò si aggiunga che le società ‘ripescate’, giusto C.U. n. 1070 del 16 maggio 2025, non potevano, e non possono, beneficiare in alcun modo di alcuna deroga in quanto non rientranti fra le società neopromosse.
Tutto quanto sopra evidenziato appare estremamente e, con carattere di straordinarietà così come dichiarato, inconferente con quanto dettato non solo dai C.U. nn. 1070 del 16 maggio 2025 e 1195 del 12 giugno 2025 ma, anche, con quanto espressamente previsto dal Regolamento della Lega Nazionale Dilettanti; senza trascurare il fatto che, oltre alla c.d. “straordinarietà”, è palese tanto la mancanza di trasparenza e pubblicità da parte dell’Organo concedente, quanto la lesione che ne discende a discapito di tutte le altre società partecipanti ai campionati nazionali.
Pertanto, alla luce di quanto detto, stante la disparitá di trattamento subita, saremo costretti, nostro malgrado, a tutelarci nelle opportune sedi e ció nell’interesse della societá stessa che, giorno per giorno, fa grandi sacrifici per far crescere questa realtá dando lustro al movimento intero.
10.3°