Amanda Sandrelli sconvolge la Calabria: “La Bisbetica Domata” diventa un grido contro la violenza di potere
Nelle tappe di Lamezia e Catanzaro, la regia di Aldorasi e l’interpretazione di Sandrelli trasformano Shakespeare in un potente monito sociale
Le due repliche calabresi de “La Bisbetica Domata” con Amanda Sandrelli, andate in scena il 13 e 14 novembre al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme e al Teatro Comunale di Catanzaro nell’ambito della 48ª edizione di MusicAMA Calabria, hanno trasformato una delle commedie più controverse di Shakespeare in un’opera dal forte impatto sociale.
Il regista Roberto Aldorasi compie una scelta ardita: non attenua la crudeltà del testo originale, ma la esaspera, trasformando la farsa in un confronto diretto con il pubblico. L’adattamento di Francesco Niccolini innesta poesia, ritmo e anacronismi geniali — come i versi di “Montagne verdi” e “Il cielo in una stanza” letti in scena — che alleggeriscono senza tradire la forza del dramma.
Il risultato è uno spettacolo che non offre risposte, ma spinge a interrogarsi su potere, identità, ruoli sociali e relazioni di dominio.
Amanda Sandrelli veste i panni di Caterina con una potenza scenica travolgente. Non interpreta: abita il personaggio. La sua Caterina è furia, sarcasmo, dolore. Una donna che rifiuta la sottomissione fino alla soglia estrema della sopravvivenza emotiva.
Accanto a lei, un Maurizio Zacchigna magnetico nei panni di Petruccio: non un buffone né un eroe, ma un despota imprevedibile, un uomo che esercita violenza psicologica con un misto di calcolo e fragilità. Tra i due si innesca una danza scenica ininterrotta, una tensione che ipnotizza gli spettatori.
I personaggi che amplificano il conflitto sociale
Una scelta registica di grande impatto è l’eliminazione del personaggio di Battista, sostituito da Donna Eleonora, interpretata da una glaciale e magnetica Giuliana Colzi. La madre-padrona incarna il potere sociale che dispone del destino delle figlie come fossero oggetti.
Lucia Socci costruisce una Bianca tanto angelica quanto inquietante, mentre Andrea Costagli, Adriano Giraldi e Riccardo Naldini offrono una comicità intelligente che garantisce respiro allo spettatore, senza mai spezzare la tensione.
Il momento più devastante arriva con il monologo finale. Il pubblico, fino a un attimo prima divertito, si ritrova immerso in un silenzio immobile. Le parole di sottomissione pronunciate da Caterina si trasformano, grazie alla Sandrelli, in un urlo muto.
Non c’è lieto fine.
Non c’è riconciliazione.
C’è una donna annientata dalla violenza psicologica, un richiamo diretto e inquietante alle dinamiche di potere e alle tragedie che riempiono le cronache contemporanee.
Il pubblico comprende: non è una vittoria, è un monito.
Il lungo applauso finale conferma la riuscita di uno spettacolo che diverte, ferisce e fa riflettere. “La Bisbetica Domata” di Aldorasi, Niccolini e Sandrelli non è soltanto un omaggio a Shakespeare, ma una lettura necessaria, urgente, che restituisce alla commedia la brutalità che il nostro tempo non può ignorare.
La 48ª edizione di MusicAMA Calabria continuerà venerdì 21 novembre al Teatro Grandinetti di Lamezia con il concerto del celebre pianista Nikolai Lugansky, tra i più apprezzati al mondo: un altro appuntamento che conferma il ruolo di AMA Calabria come uno dei più importanti operatori culturali nazionali.
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