Catanzaro - Gran finale del Festival d'Autunno

La rassegna si chiude con Giorgio Panariello, uno degli artisti più amati e poliedrici del panorama italiano

A cura di Redazione
30 ottobre 2025 20:00
Catanzaro - Gran finale del Festival d'Autunno -
Condividi

Catanzaro - Un gran finale all’insegna della risata intelligente e della riflessione agrodolce chiude in bellezza la XXII edizione del Festival d’Autunno. La rassegna, fondata e diretta da Antonietta Santacroce, quest'anno ha avuto come tema portante CambiaMenti. Linguaggi senza tempo, e si congeda dal suo pubblico con uno degli artisti più amati e poliedrici del panorama italiano: Giorgio Panariello. L'irresistibile comico toscano sarà protagonista dell'unica tappa calabrese del suo acclamato tour con lo spettacolo “E se domani…”, in scena al Teatro Politeama di Catanzaro lunedì 3 novembre, alle ore 21.

La soddisfazione del Direttore Artistico

«È motivo di orgoglio – ha dichiarato il direttore artistico Antonietta Santacroce – poter chiudere con Giorgio Panariello questa edizione del Festival sul palcoscenico vedremo una messa in scena che andrà oltre la semplice comicità, esortandoci a riflettere sul futuro ma, soprattutto, a vivere nel presente con leggerezza e consapevolezza. Questa edizione, che ha animato la città di Catanzaro, è stata costellata da molti successi e lo spettacolo di un comico dal riconosciuto talento come Panariello, rappresenta la degna e luminosa conclusione di questo ventiduesimo anno di attività».

Un ponte tra comicità e attualità

L’evento rappresenta la sintesi perfetta del tema del Festival, ponendosi come un ponte ideale tra il tradizionale e intramontabile linguaggio della comicità e la contemporaneità dei temi attuali, tutti abilmente affrontati con il sorriso, l’ironia e un pizzico di malinconia.

“E se domani…” è un one man show che ha già conquistato l’entusiasmo del pubblico in numerose città italiane. La sua arma vincente è la capacità di Panariello di unire alla perfezione la sua irresistibile verve comica con momenti di attenta e profonda analisi della società contemporanea. L’opera è un vero e proprio tuffo nel mondo dell’artista, portando in scena quell’arte che, oltre a far divertire in modo esilarante, è anche capace di emozionare e far riflettere.

Il viaggio irriverente di Panariello

Attraverso monologhi esilaranti e l’interpretazione dei suoi nuovi e vecchi personaggi – frutto del celebre trasformismo che lo ha reso un'icona – Giorgio Panariello intraprende un viaggio irriverente e mai banale tra i tic e le manie dell’uomo moderno.

Si spazia dalle mode passeggere alla dipendenza dai social network, dalle dinamiche di coppia alle ataviche ansie per il futuro. Gli spettatori si troveranno dinanzi a una ricca galleria di sketch e imitazioni che faranno ridere senza sosta, fungendo da specchio fedele della nostra quotidianità. Il titolo stesso racchiude l’incertezza del domani, portando inevitabilmente lo spettatore a chiedersi, tra una risata e l’altra: «E se domani tutto cambiasse? Siamo pronti?»

È proprio in questo equilibrio magistrale tra l’ilarità più pura e una dolce malinconia che risiede la forza dello spettacolo, trasformandolo in un inno alla resilienza e alla capacità di non prendersi troppo sul serio. Panariello, qui al suo primo amore (il teatro), torna idealmente “dal futuro” per regalarci aneddoti esilaranti e nuovi personaggi, il tutto impreziosito da musiche avvolgenti e scenografie all’avanguardia, per un evento curato in ogni minimo dettaglio.

Un Artista Completo

Panariello ha saputo conquistare il grande pubblico in ogni campo, dal cabaret (suo punto di partenza) alla televisione, fino al cinema, partecipando a successi come Ti amo in tutte le lingue del mondo di Leonardo Pieraccioni e SMS – Sotto mentite spoglie di Vincenzo Salemme. Con “E se domani...” torna, in grande stile, alle sue radici teatrali.

Il Festival d’Autunno si avvale della preziosa collaborazione di Regione Calabria - Calabria Straordinaria, Comune di Catanzaro, Camera di Commercio e Fondazione CARICAL. Un evento che si preannuncia come uno di quelli che rimarranno impressi nel pubblico per la sua energia, lo spessore culturale e la sua profonda, irresistibile umanità.