Gattuso “Niente scampagnate, pensiamo a noi e non alla Norvegia”

"La Moldova? Mi aspetto una partita difficile, la trappola e' sempre dietro l'angolo"

10 novembre 2025 15:15
Gattuso “Niente scampagnate, pensiamo a noi e non alla Norvegia” -
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FIRENZE (ITALPRESS) – “Non sarà una scampagnata, voglio vedere massimo impegno e proseguire su quello che abbiamo cominciato a settembre. Sono partite ufficiali, indossiamo la maglia azzurra”. Rino Gattuso, ct dell’Italia, vuole una Nazionale sul pezzo in vista delle ultime due gare di qualificazione mondiale contro Moldova e Norvegia. A meno di clamorosi colpi di scena, gli azzurri si giocheranno tutto ai play-off.

“Dobbiamo pensare a noi e non a quello che fa la Norvegia”, il riferimento a un possibile passo falso degli scandinavi contro l’Estonia prima dello scontro diretto. A Chisinau il ct si aspetta “una partita difficile, cambieremo qualcosa, la trappola è sempre dietro l’angolo. Anche i miei giocatori lo sanno. Per me è più importante la prima che la seconda partita perchè la seconda si prepara da sola. La Norvegia ci può mettere in difficoltà visto le caratteristiche che hanno e al fatto che sono in salute. La nostra sfortuna è aver trovato nel girone una squadra come loro che in questo momento esprime un calcio eccezionale”.

Per quanto riguarda la lista dei convocati, Gattuso fa chiarezza sull’assenza di Chiesa: “Parlo spesso con lui, bisogna rispettare le scelte e le problematiche che ognuno ha, quello che mi dice un giocatore. E’ una scelta sua”. Ad ogni modo “gente come Zaniolo, Palestra ed altri giocatori hanno fatto cose interessanti. Mi piace lavorare con giocatori con cui sto già lavorando da tempo ma le porte della Nazionale non sono chiuse, c’è tanta gente che gira e anche noi giriamo tanto. Kean infortunato? Non doveva giocare la partita di coppa giovedì scorso, è andato dentro, ha preso un colpo dove già aveva fastidio e l’abbiamo perso. Abbiamo comunque attaccanti forti, che hanno dimostrato di averci dato una grandissima mano”.

Fra questi c’è Scamacca. “Non mi deve dimostrare nulla, se è qua è perchè credo fortemente in lui. Ha attraversato momenti difficili, ha qualità, balistica, mi aspetto faccia le cose per bene. Ho sempre elogiato in queste partite non i gol fatti dagli attaccanti ma lo spirito. Questo voglio vedere da lui”. Il raduno azzurro è anche l’occasione per parlare del campionato dove i ritmi restano bassi. “Il problema è che la tattica la fa da padrona. Ci sono allenatori che preparano le partite in maniera incredibile, si gioca in spazi corti, difficilmente si gioca in campo aperto. In altri campionati si gioca in campo aperto, vedi picchi di velocità. Da noi è più complicato. Quando guardo una partita noto che è complicato giocare da noi. Abbiamo dei maestri dal punto di vista tattico. Io mi diverto quando la partita si apre ed emergono le individualità”.

Dall’altro lato, ammette, “mi piace il coraggio di Italiano e di Gasperini, Mancini nelle ultime due-tre partite sembra Cafù. Italiano e Gasperini sono allenatori che non hanno paura, portano quattro-cinque uomini in zona offensiva, rischiano l’uno contro uno, quindi tanta roba, complimenti a loro”. Non se la passa bene invece Conte al Napoli. “So che lì c’è un grande allenatore, che ha vinto tanto, che sa come muoversi. Ho lavorato lì per 19 mesi, quando si vince è difficile riconfermarsi ma Antonio ha la forza e la capacità di uscire da questo momento, che poi non è così negativo, se si vede la classifica sono tutti là”.

E poi una battuta su Spalletti, suo predecessore in Nazionale e ora allenatore della Juve: “L’ho sentito, gli ho fatto i complimenti e l’in bocca al lupo, era il minimo”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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