Duro colpo alla cosca di Cirò: sequestri, estorsioni e un omicidio ricostruito dagli investigatori

Scoperta l’attività criminale della ‘Ndrangheta di Cirò: arresti, estorsioni e collegamenti con omicidi storici

A cura di Redazione
14 ottobre 2025 09:53
Duro colpo alla cosca di Cirò: sequestri, estorsioni e un omicidio ricostruito dagli investigatori -
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Oggi, 14 ottobre 2025, i Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, coadiuvati dai comandi di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria, dal Nucleo Cinofili, dall’8° Nucleo Elicotteri e dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia.

L’operazione ha riguardato 21 persone, indiziate a vario titolo per associazione a delinquere di tipo mafioso, omicidio, estorsione, turbata libertà degli incanti, danneggiamento, ricettazione e reati legati alle armi, aggravati da finalità mafiose. Per 18 indagati è scattata la custodia cautelare in carcere, mentre per 3 è stato disposto l’obbligo di dimora.

Le indagini, condotte tra aprile 2023 e maggio 2024, hanno sfruttato intercettazioni, dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia e attività di osservazione sul territorio. Gli investigatori hanno documentato la resilienza della cosca di Cirò, capace di ricompattarsi dopo colpi subiti nel 2018 e 2023, coinvolgendo sia membri “veterani” sia nuove leve, supportate da familiari di affiliati già detenuti.

Tra i reati contestati spiccano: l’omicidio dell’imprenditore edile Francesco Mingrone a Cirò Marina il 9 aprile 2003, numerose estorsioni a ditte e società locali, tentativi di assumere affiliati in aziende, prelievi illeciti di carburante e un caso di turbata libertà degli incanti legato a un’asta giudiziaria. È stata inoltre accertata la presenza di una “bacinella” per sostenere le famiglie dei detenuti e finanziare acquisti privati, come quello di un’autovettura per un affiliato.

L’indagine ha confermato anche la disponibilità di armi da fuoco da parte del sodalizio e la sopravvivenza della cosca “Giglio” di Strongoli e della ‘Ndrina di Cariati, subordinate alla Locale della ‘Ndrangheta di Cirò.

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, sono state effettuate 17 perquisizioni personali e domiciliari e notificate informazioni di garanzia ad ulteriori indagati, coinvolti in episodi estorsivi e danneggiamenti a imprenditori di Cirò Marina tra novembre 2024 e gennaio 2025.

Il procedimento è ancora in fase investigativa, e quanto emerso rappresenta una ricostruzione cautelare, con possibilità per le difese di esercitare le proprie deduzioni nel corso del processo.

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