ISS San Marino, Vagnini “La sfida è potenziare l’assistenza territoriale”
ROMA (ITALPRESS) & San Marino festeggia un traguardo importante: 70 anni di sistema sanitario gratuito e universalistico, nato 23 anni prima di quello italiano. Un modello che continua a evolversi. Ne ha parlato Claudio Vagnini, direttore generale d
ROMA (ITALPRESS) – San Marino festeggia un traguardo importante: 70 anni di sistema sanitario gratuito e universalistico, nato 23 anni prima di quello italiano. Un modello che continua a evolversi. Ne ha parlato Claudio Vagnini, direttore generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino, intervistato da Claudio Brachino per l’agenzia Italpress.
La principale peculiarità del sistema sammarinese risiede nell’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale. “Qui si è tentato di dare risposte ai cittadini che riguardano sia la parte sanitaria che quella sociale”, spiega Vagnini, medico con 45 anni di esperienza, già direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.
“In Italia dovevo chiedere le risposte sul sociale alle amministrazioni comunali. Qui invece passa tutto attraverso l’Istituto, che dà risposte in modo molto puntuale. A San Marino stiamo lavorando per migliorare i servizi territoriali. E’ il centro dell’assistenza sanitaria e sociale futura”, prosegue.
A San Marino la gratuità del sistema è totale: medicina di base, assistenza farmaceutica, tutto avviene in ambito pubblico. Medici di medicina generale, pediatri e farmacisti sono tutti dipendenti dell’Istituto, eliminando qualsiasi costo diretto per i cittadini, a differenza di quanto avviene in Italia con i ticket sanitari.
Anche San Marino affronta il problema delle liste d’attesa, seppur in misura minore rispetto all’Italia. Vagnini identifica la causa principale nell’appropriatezza delle prescrizioni: “Ogni anno la radiologia fa più di 70.000 esami per una popolazione di 35.000 abitanti. Significa che ogni cittadino si fa due esami radiologici all’anno, una follia perfettamente in linea con quanto succede in Italia. La strada giusta è usare in modo adeguato i sistemi sanitari pubblici, altrimenti esplodono”.
Un tema centrale nell’esperienza di Vagnini è l’umanizzazione delle cure, già sviluppata durante la sua direzione a Modena. “Umanizzare significa mantenere dignità alle persone nel momento in cui sono più fragili – spiega -, e questo si concretizza attraverso una serie di iniziative e servizi: come volontari che accompagnano gli anziani in reparto, attività di lettura, musica, yoga, pet therapy. Le persone hanno bisogno di essere considerate, di parlare, di trovare qualcuno che sia empatico. Serve qualcosa che addolcisca la vita di chi è costretto in una situazione di dolore e paura”.
L’Istituto sta investendo significativamente nella prevenzione. Lo screening cardiologico per gli under 40 ha già prodotto risultati notevoli, riducendo considerevolmente ictus e infarti. “La gente viene chiamata a casa e visitata dai cardiologi gratuitamente”, afferma Vagnini. Anche lo screening per il carcinoma del colon-retto è stato anticipato da 50 a 45 anni, permettendo diagnosi più precoci.
Sul fronte strutturale, San Marino pianifica la costruzione di un nuovo ospedale e il miglioramento dei tre centri sanitari territoriali più vicini alla popolazione. “Il posto migliore dove farsi curare è casa propria”, afferma il direttore generale dell’ISS, annunciando il potenziamento dell’assistenza domiciliare con infermieri sempre più preparati e il supporto dei medici di famiglia.
– Foto ufficio stampa Istituto per la Sicurezza Sociale San Marino –
(ITALPRESS).
8.9°